Milan femminile: il pagellone finale rossonero

By Luca Maninetti -

Questo il pagellone di fine anno di SempreMilan.it, giocatrice per giocatrice del Milan femminile fino ad arrivare a Maurizio Ganz

Questo il pagellone di fine anno di SempreMilan.it , giocatrice per giocatrice del Milan femminile fino ad arrivare a Maurizio Ganz.

Giuliani 6,5 : 20 presenze in Serie A, 18 gol subiti (quasi una rete a partita), non numeri straordinari, complici alcuni goffi errori nella prima parte di stagione ma il portiere rossonero si riscatta nella seconda, un po’ come tutta la squadra. Salva il risultato a Sassuolo ed è decisiva al raggiungimento del 12°esimo clean sheet stagionale grazie ad un grande intervento su Ajara Nchout contro l’Inter. Leader  della personalità.

Babb 6 : Esclusa la sfortunatissima giornata contro la Juventus a Vinovo nella semifinale di Coppa Italia, l’estremo difensore olandese ha dimostrato di essere da Diavolo.

Fedele SV:  16 minuti totali poi la sfortuna…

Agard 6,5 : Non brillante come lo scorso anno. Sforna prestazioni ad altalena. Una sorta di dottor Jekill e mister Hyde. Quando è in giornata, però, è impossibile passare dalla sua zona di campo.

Fusetti 7,5 : Il cuore rossonero, lotta sino all’ultima goccia di sudore, sputa sangue pur di onorare la maglia in ogni partita anche nei momenti difficili. Si prende sempre le proprie responsabilità con umiltà. Un muro! Ha collezionato le 100 (101) presenze totali con la casacca milanista.

Codina 6,5 : Monte Everest spostati. La spagnola è stata l’arma in più di questo femminile Milan, disputando gare di carattere e aggressive, alcune forse troppo… chiude con 3 ammonizioni e 3 espulsioni totali (quella purtroppo decisiva ma alquanto dubbia contro la Juventus di Supercoppa, che cambia la storia della finale e la possibilità di alzare un trofeo).

Arnadottir 6,5 : Lo scorso anno ne parlavano bene al Napoli. Inizia con il freno a mano tirato, presa probabilmente dall’emozione di indossare questi gloriosi colori, ma poi inizia a farsi le ossa e risultato a tratti decisiva. La cavalcata palla al piede ed MVP contro l’Empoli in terra toscana è stata per lei una giornata da ricordare. Ha enormi margini di crescita, può diventare presto perno inamovibile rossonero, sempre che non cambino strategie sul mercato.

Tucceri 7 : Prima parte 2021/22 non esaltante, ma poi si trasforma e risulta determinante. 22 assist in carriera con la maglia milanista, seconda solo a Bergamaschi, 10 reti e ad un passo da un grande traguardo. Chiude il derby del ritorno con una pennellata impressionista alla Monet. E se fosse stata la sua ultima stracittadina?

Thrige Andersen 6,5 : Lavora in silenzio, accetta la panchina all’occorrenza, suggerisce 8 assist, segna 2 gol, il tutto con grande umiltà, umanità e professionalità. Tralasciando qualche sbavatura (nessuno è perfetto), diverse squadre pagherebbero pur di avere una giocatrice come lei in rosa.

Bergamaschi 8 : In quanti si aspettavano un exploit così netto dell’ex Brescia dopo gennaio? Forse pochi. Da quando ha iniziato ad indossare la fascia da capitano al braccio la numero 7 si è letteralmente trasformata: più responsabilità, non sente per nulla la pressione, anzi tutto ciò la esalta. Non solo assistwoman ma anche bomber vera (il passaggio al 3-4-3 l’ha agevolata). Lanciata in contropiede può essere fatale per qualsiasi squadra: il Theo Hernandez femminile. Se mai dovessero scrivere un sequel del Gladiatore, al posto di Russell Crowe, inserirei Valentina Bergamaschi.

Grimshaw 7 : Che annata della scozzese, stoppata solo sul più bello da quell’infortunio che l’ha costretta a saltare l’inaugurazione delle 50 presenze in rossonero. Genuina e semplice fuori, una leonessa sui campi verdi. Il gol contro la Juventus il ricordo per lei più emozionante.

Adami 7 : 32 presenze, 4 gol e 5 assist
Ha preso le chiavi del centrocampo rossonero con umiltà, dedizione e carattere, in assenza di Jane: geometria ed e sperienza. Giunta in punta di piedi ha dimostrato il suo valore in campo. Meritava una chiamata in Nazionale.

Jane 6 : Stagione troppo sfortunata per la sudafricana che complice diversi infortuni è stata costretta a rimanere ai box ed osservare le sue compagne di squadra giocare. Accenna a diversi ritorni in campo ma senza grande successo, trovata in alcuni casi fuori forma. Peccato… le sue doti tecniche possono essere molto utili per la cavalcata verso la UWCL.

Boureille 6 : Da oggetto misterioso a due reti in due sfide consecutive tra Inter e Juventus (in entrambe parte titolare). Esce allo scoperto troppo tardi e il suo futuro è un rebus, visto che è giunta in prestito.

Guagni 7,5 : La davano tutti per finita ” Giocatrice senza tenuta fisica. Puntiamo sulle over 30… è tutta immagine ” – voci SPENTE IN ZERO SECONDI! 15 presenze, 2 gol e 5 assist in poco più di 1000 minuti a disposizione. È la calciatrice simbolo di questo nuovo anno 2022. Lo spogliatoio che apparentemente raccontavano spaccato, beh… con Alia È RINATO, garantito! Unità, sacrificio, temperanza, esperienza: caratteristiche trasmesse alle compagne.

Selimhodzic 6 : Pochi minuti ma quanto bastano per capire che il suo futuro al Milan può essere solo che grande. Margini di crescita? INFINITI! Può diventare un top della Serie A? Assolutamente sì!

Longo 6 : Prima parte tra luci ed ombre. Segna una grande rete contro la Juventus in campionato all’andata. Con l’arrivederci di Giacinti, illude un po’ con gol e giocate di classe ma poi complice l’exploit di alcune sue compagne le tocca riaccomodarsi in panchina. Quando è chiamata in causa fa bene il proprio lavoro, ma spreca diverse possibilità di rispolverare il suo punteggio realizzativo.

Jonusaite SV : Aveva iniziato con il piede giusto, poi subisce un grave infortunio che la manda ko. Ha recuperato solo ora ma è pronta per la prossima stagione!

Miotto e Cortesi 6 : Si mettono in mostra soprattutto in Primavera. La seconda segna un grande gol su punizione in prima squadra contro la Lazio. Per la prima il futuro potrebbe essere in prestito ma con base rossonera.

Stapelfeldt 6,5 : Natasha Dowie saluta, al suo posto arriva una svizzera, egualmente bionda ma con spalle e corporatura più robuste. “Al Milan servirebbe un grande attaccante, non crediamo sia all’altezza…” – questi i primi bisbigli. Chiaro la numero 10 non ha dimostrato di essere Alex Morgan ma ha comunque realizzato 6 reti e sfornato 3 assist in soli 887 minuti, insomma non una media di piccola caratura…anzi! Purtroppo l’ex Soyaux si è trovata dinanzi a due compagne che gerarchicamente non le hanno permesso di scendere in campo un po’ più spesso: prima Giacinti poi Piemonte.

Tommaso 7 : Ne ha sbagliati tanti da settembre a dicembre, questo si… a volte troppi, ma ne ha realizzati altrettanti. 16 gol in 32 partite (un media di uno due match), numeri ottimi considerando che la francese è un esterno d’attacco/seconda punta. Nel girone di ritorno è letteralmente esplosa, decisiva in tantissime sfide: regala alle rossonere la superiorità numerica contro il Sassuolo al Ricci (mal sfruttata), segna contro Napoli e Roma (il Diavolo, però, strappa un solo punto con entrambe), doppietta contro l’ostico Empoli, buca l’Inter. Realizza un gol importante anche in Supercoppa sempre contro le giallorosse nella semifinale. Insomma merita un’altra possibilità in rossonero, pur avendo diverse offerte.

Piemonte 7,5: Altra giocatrice che da quando è arrivata ha mutato completamente la mentalità offensiva lì davanti. Alla Fiorentina infelice, al Milan indiavolata, carismatica e cinica. Troppo importante per questa squadra. Manca all’appello nel momento chiave della stagione, a causa dell’infortunio in Nazionale, che di fatto le fa saltare le tre partite più importanti dell’anno: Sassuolo, Napoli e Roma. Quando torna mette tutti d’accordo: bastano pochi minuti con la viola per capire che quando in campo c’è la numero 18, la squadra si sente più al sicuro. Carattere alla Ibrahimovic (si sono incontrati qualche volta al Vismara per scambiarsi opinioni). Forte fisico (protegge palla, porta via uomini e allarga all’occorrenza alle ali d’attacco per creare superiorità numerica in fase di transizione),

Ganz 6: Prima parte di stagione non all’altezza delle aspettative. L’obiettivo della società era chiaro: essere tra le prime due in classifica, meglio dire qualificazione alla prossima Uefa Women Champions League; questo non si è verificato a causa anche di prestazioni sottotono e partite mal giocate dalla squadra, complice anche alcune divergenze nello spogliatoio. Dal nuovo anno 2022, semifinale di Coppa Italia esclusa (1-6 dell’andata bugiardo: Diavolo sprecone e poco attento alla fase difensiva), il suo Milan è diventato una macchina quasi perfetta, sapendo rimontare dal quinto posto al terzo, davanti al Sassuolo di Piovani e Inter di Rita Guarino; risultando imbattuto in campionato sino all’ultima giornata quando ha dovuto arrendersi alla stellare Vecchia Signora. Se da settembre a dicembre la situazione pareva un po’ critica (8-1 con la Lazio parentesi), nel 2022 questo Diavolo ha subito una metamorfosi e che metamorfosi! Futuro? Da descrivere ma con speranza. Chiaro che sul mercato occorre intervenire ma senza stravolgere come gli ultimi anni questo nuovo gruppo di leonesse e guerriere, unite per un solo scopo: giocare e difendere in campo sempre i colori del Milan.

 

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