Intervistato da La Repubblica, Olivier Giroud ha parlato delle emozioni provate per la vittorie dello Scudetto
Intervistato da La Repubblica, Olivier Giroud ha parlato delle emozioni provate per la vittorie dello Scudetto: “Sì, ma questo scudetto con il Milan ha un sapore speciale, unico. L’unico titolo nazionale nella mia carriera l’avevo vinto dieci anni fa in Ligue 1, al Montpellier. Ero giovane. Questo è il trionfo della maturità. Ne parlavo con mio fratello. A pensarci, ho ancora la pelle d’oca, tanto più che ho vinto con la maglia del Milan”.
L’idolo da bambino
“Abbiamo sentito l’emozione dei tifosi, che aspettavano questa gioia da 11 anni. Questo club è tornato al suo posto, sono orgoglioso di noi. Da ragazzino il mio idolo era Shevchenko: mi ha mandato un messaggio di complimenti, mi ha fatto troppo piacere”.
Undici reti in campionato
Giroud parla dei propri gol stagionali: “Siamo un gruppo, pensiamo al collettivo. L’essenziale è averli fatti al momento giusto, come col Sassuolo, nella “finalissima”: la last dance”.
Sull’inizio di un ciclo
Giroud parla della tenuta della squadra: “La Champions è il prossimo gradino: andare il più lontano possibile in Europa. Il gruppo è certamente in crescita e se resta lo stesso, anche come tenuta, può continuare un ciclo vincente. Non vedo l’ora di tornare a Milanello, un po’ di vacanze e basta”.
Sull’importanza di Pioli: “Sa parlare col cuore, sa trasmettere a ciascuno gli stimoli giusti per dare il massimo. Questa vittoria è certamente anche la sua”.