Il Milan batte il Sassuolo 1-0 grazie ad una rete di Carlo Bacca su calcio di rigore. Una gara di sacrificio, di cuore soprattutto di un giocatore in particolare: Ignazio Abate
“Cinque anni fa o poco più – nel febbraio 2017 – il Milan scendeva in campo sul terreno del Sassuolo a Reggio Emilia dopo tre sconfitte consecutive. All’andata, a San Siro, i neroverdi erano in vantaggio 3-1, prima della grande rimonta milanista conclusa sul 4-3 finale. La gara di ritorno era molto attesa e sentita.
Dopo tante polemiche al momento del rigore trasformato da Carlos Bacca al 22′ del primo tempo, la partita è continuata all’insegna di un grande equilibrio, della grinta, della determinazione. Fino all’assalto finale del Sassuolo, con il Milan impegnatissimo a non mollare. Su un contrasto sulla linea laterale del campo, il pallone schizza contro il volto di Ignazio Abate.
Sembrava un normale rimbalzo, come tanti ce ne sono nel corso dei vari contrasti di una partita. Ma l’occhio di Abate, oggi brillante tecnico degli Under 16 del Milan, dà problemi. Ignazio stringe i denti, raccoglie le ultime forze, tiene duro e finisce la partita. Ma a fine gara si scoprirà che quel Sassuolo-Milan sarebbe stata la fine della sua stagione.
Un grumo di sangue, un ematoma all’occhio: la vista sarebbe tornata, ma che cure dolorose e quanta paura… Per la sua maglia Abate aveva rischiato di sacrificare un occhio, nell’intensità e nella tensione di una partita in equilibrio, con un risultato importante da difendere. Uno spirito importante anche per la sfida di domenica a Reggio Emilia“.
