Intervistato da Il Giornale, Marco Giampaolo ha parlato della propria esperienza al Milan e del rapporto che lo lega alla società rossonera in vista dell’ultima decisiva giornata di campionato che vede i blucerchiati affrontare l’Inter a San Siro
Intervistato da Il Giornale, Marco Giampaolo ha parlato della propria esperienza al Milan e del rapporto che lo lega alla società rossonera in vista dell’ultima decisiva giornata di campionato che vede i blucerchiati affrontare l’Inter a San Siro: “Il mio rapporto con il Milan non c’entra nulla con il presente, ora sono alla Sampdoria e il Milan fa la sua parte che è poi quella del Milan. Comunque non è stata una opportunità perché sono stato talmente poco da far disperdere il valore dell’opportunità”.
Salto di qualità
“Negli ultimi anni c’è stato il salto di qualità del calcio italiano documentato per esempio dall’ultima giornata di campionato, la numero 37: il Venezia, già retrocesso, fa un punto a Roma, noi della Sampdoria, pur salvi, siamo riusciti a vincere con la Fiorentina che si giocava l’Europa. E comunque risultati di questo genere ce ne sono stati tanti”.
Vecchia mentalità
Giampaolo sulle motivazioni del’ultima giornata: “Se poniamo sempre l’attenzione su dinamiche vecchi di 10 o 20 anni fa, non facciamo altro che alimentarle. Negli anni e oggi il campionato italiano dimostra che le squadre si giocano le partite e poi, probabilmente la più forte vince in percentuale rispetto all’altra. Ma di scontato non c’è nulla e soprattutto fare brutte figure non piace a nessuno, le partite si giocano. L’Inghilterra, da questo punto di vista, ci insegna molto”.