Milan Atalanta: quel precedente a tinte rossonere

C’è di nuovo l’Atalanta nel destino del Milan di Stefano Pioli. La squadra contro cui questo gruppo ha toccato il punto più basso e quello più alto, dal 5-0 del dicembre 2019 alla doppietta di Kessie lo scorso 22 maggio

C’è di nuovo l’Atalanta nel destino del Milan di Stefano Pioli. La squadra contro cui questo gruppo ha toccato il punto più basso e quello più alto, dal 5-0 del dicembre 2019 alla doppietta di Kessie lo scorso 22 maggio.

La sfida di domenica avrà una grande importanza, in quella che si sta affermando come una delle rivalità più importanti e stimolanti degli ultimi anni in casa rossonera. Milan-Atalanta è una sfida dai tanti precedenti, che talvolta è stata anche decisa da protagonisti inattesi. Come il 27 ottobre 2004.

Turno infrasettimanale a San Siro a cui i rossoneri si presentano al 2° posto di una classifica decisamente inusuale: insieme al Milan – a -5 dalla Juventus – c’è il sorprendente Lecce di Zeman, dietro seguono a breve distanza Chievo, Inter e Messina. La squadra di Ancelotti era reduce dallo 0-0 nel Derby contro i nerazzurri, risultato che a sua volta era il seguito di tre vittorie consecutive contro Lazio, Reggina e Cagliari. Un calendario davvero intenso – prima dell’Inter c’era stato il primo incrocio nel girone di Champions League contro il Barcellona – rendeva quasi obbligatorio un importante turnover per la sfida agli orobici, arrivati a Milano da ultimi in classifica. Prima da titolare in rossonero per Coloccini, oro ad Atene 2004 con l’Argentina, e dall’inizio anche Kaladze, Brocchi e Tomasson.

Il Diavolo vince 3-0 grazie alle reti di Tomasson, Kaladze e Serginho, paradossalmente lo stesso ultimo risultato dei rossoneri contro l’Atalanta a San Siro nel lontano 2014.

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