L’attacco ha ritrovato la vena del gol nell’ultima trasferta di Verona. Il merito è stato di Stefano Pioli che è stato bravo a trovare vie alla rete alternative al centravanti. Giroud non è andato a segno, ma si è rivisto un Leao pericoloso e un Tonali nelle vesti di goleador
L’attacco ha ritrovato la vena del gol nell’ultima trasferta di Verona. Il merito è stato di Stefano Pioli che è stato bravo a trovare vie alla rete alternative al centravanti. Giroud non è andato a segno, ma si è rivisto un Leao pericoloso e un Tonali nelle vesti di goleador. Gli inserimenti, che negli ultimi tempi si erano visti poco, sono tornati ad essere un aspetto fondamentale del 4-2-3-1 di Pioli.
Luca Serafini, noto giornalista di fede rossonera, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato del ruolo di Rebic nel migliorare il gioco milanista nella scorsa stagione grazie ad un’altra invenzione di Pioli:
“In questi due anni e mezzo di Pioli ha espresso il suo gioco migliore quando il centravanti lo ha fatto Rebic. Questo perché nel Milan il centravanti classico fa fatica perché deve partecipare alla costruzione dell’azione. Il croato è mancato tanto in questa stagione. Giroud si sbatte tanto e ha fatto a sportellate con tutti a Verona, ma quando il Diavolo ha messo le mani sulla partita ha fatto più fatica. Il Milan fa un gioco particolare che però gli ha permesso di passare dal 5-0 di Bergamo a giocarsi lo scudetto fino alla fine. Il ruolo del centravanti al Milan non è semplice”.