Alberto Zaccheroni è stato l’eroe dello scudetto del 1999, quando i rossoneri non erano partiti di certo tra i favoriti. Quella lunga volata contro la Lazio ricorda per certi versi questa stagione in cui Stefano Pioli sta facendo un miracolo sportivo
Alberto Zaccheroni è stato l’eroe dello scudetto del 1999, quando i rossoneri non erano partiti di certo tra i favoriti. Quella lunga volata contro la Lazio ricorda per certi versi questa stagione in cui Stefano Pioli sta facendo un miracolo sportivo.
Zac è stato intervistato da Tuttosport sulla questione scudetto:
“L’Inter ha più storia guardando al passato dei componenti della rosa. Il Milan è pieno di emergenti che mi piacciono tantissimo. Parlo di Tonali e dei due centrali difensivi. Kalulu e Tomori sono bravissimi, con la palla alta e bassa. Poi c’è Kessie che è eccezionale: qualità e quantità. È un vero peccato perderlo a fine stagione. Non sarà facile sostituirlo.
L’ho visto debuttare a Cesena da difensore centrale in Serie B. Dopo cinque minuti, mi giro verso il presidente Lugaresi: ‘Ma che fenomeno è questo giocatore?’, gli ho detto stupefatto della sua forza. Non c’è un avversario al mondo che lo butta giù. Se va giù è perché lo decide lui. Ed è un altro leader seguito dallo spogliatoio, come Perisic. Leao è un’ira di Dio.
Pioli lo fa giocare a piede invertito, quindi si accentra e tira. Talvolta mi sembra che il Milan potrebbe cercare maggiormente l’ampiezza perché, oltre agli esterni offensivi Leao e Messias, si accentrano anche i terzini Hernandez e Calabria”.