Chiudere senza sconfitte questo nuovo anno 2022 in Serie A per il Milan femminile è un obiettivo chiaro. In palio non vi è solo il terzo posto…
La turbolenta stagione del Milan femminile ha avuto alti e bassi ma nel girone di ritorno la squadra rossonera, almeno in campionato, non ha mai perso. L’obiettivo, forse unico, in questo rush finale, è chiudere imbattuti in Serie A nel nuovo anno 2022. Non sarà facile ma gli stimoli non mancano.
Innanzitutto sabato Bergamaschi e compagne faranno visita all’Inter, che all’andata umiliò almeno sul piano del gioco il Diavolo, chiudendo con un secco 3-0 al Vismara, sotto i fischi dei tifosi milanisti. Una sconfitta pesante che ancora oggi pesa sul piano della classifica in chiave secondo posto. La Roma a due giornate dal termine, con cinque punti di vantaggio e con un calendario favorevole, sembrerebbe impossibile da raggiungere, ma non deve essere segnale di resa, anzi occorre provarci sino all’ultimo, sino all’ultima goccia di sudore e speranza.
Detto ciò, come sottolineato da Martina Piemonte: i derby si vincono non si giocano. È questo il messaggio che deve passare nello spogliatoio rossonero. Il match contro l’Inter non è solo una rivincita del match di andata, ma anche una prova di forza per sottolineare il fatto che questa squadra rispetto al 5 dicembre è letteralmente cambiata non solo tatticamente ma anche psicologicamente.
Poi toccherà alla Juventus, per vendicare questi 18 gol subiti in quattro partite tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa. La sfida di Vinovo ha lasciato strascichi di amarezza, visto che al minuto 65 il team di Ganz era in vantaggio 1-3, già… tre gol… mai realizzati oltretutto a Torino dal 2018 ad oggi. In campionato Longo pareggiò la partita al minuto 70 ma poi le rossonere incassarano 3 reti in pochi minuti. A Frosinone Milan in vantaggio e poi rimontato. Insomma fondamentale sarà superare anche questi cali di tensione, avvenuti già troppe volte contro la Vecchia Signora. Paura di vincere, incapacità di gestire il risultato contro una big? Vietato pensarlo, si parla di Milan, non certo di una squadra che lotta per la salvezza. Servono ora più che mai gli attributi, chiudere l’annata, onorando la maglia, oltre al fatto che chiudere al terzo posto in classifica davanti a Piovani e Guarino non è certo da gettare nel camino, anzi, sarebbe comunque una magra consolazione.