Seedorf: “Questo Milan ha il dna rossonero. A chi vanno i meriti”

By Mario Labate -

Intervistato da il Corriere dello Sport, l’ex leggenda del calcio mondiale e giocatore del Milan Clarence Seedorf, ha parlato della lotta Scudetto che vede proprio i rossoneri tra i principali indiziati per la vittoria finale

Intervistato da il Corriere dello Sport, l’ex leggenda del calcio mondiale e giocatore del Milan Clarence Seedorf, ha parlato della lotta Scudetto che vede proprio i rossoneri tra i principali indiziati per la vittoria finale: “Me l’aspettavo e a inizio stagione avevo detto che sarebbe stato un torneo più competitivo rispetto al passato, con più squadre in corsa per titolo. Credevo che Juventus e Napoli sarebbero restate ‘attaccate’ alle milanesi ancora di più, ma non hanno fatto il massimo. Anche la Roma e la Lazio potevano avere più punti”.

Duello spettacolare

Seedorf affascinato dal duello Inter-Milan: “Fin dall’inizio l’Inter è sempre stata indicata come la favorita perché ha la rosa più competitiva ed è campione d’Italia. Ora però il Milan è alla pari dei nerazzurri, in una posizione ottima per vincere lo scudetto dopo tanti anni. Questo duello è positivo per lo spettacolo: in Spagna, Germania e Francia è tutto deciso da settimane, mentre in Italia ci divertiamo ancora”.

Spirito da Diavolo

L’ex campione olandese parla anche di cosa apprezza maggiormente del Milan di Pioli: “E’ una squadra con uno spirito molto bello. Si vede da come celebrano i gol, dall’impegno che mettono tutti quando un compagno perde una palla importante. Noto uno spirito positivo, frutto del lavoro di un allenatore molto costante nel suo modo di essere. Pioli infonde serenità alla squadra e i risultati si vedono”.

Maldini e il dna milansita

I meriti di Maldini in questo exploit rosssonero: “Molti perché Paolo con la sua presenza garantisce appoggio all’allenatore oltre a trasferire al gruppo la sua mentalità vincente, il dna milanista. Conosco Maldini e so che nei momenti di difficoltà trova sempre quell’equilibrio necessario per aiutare lo spogliatoio, per spingere il gruppo a essere competitivo. Grazie a lui il Milan ha fatto un bel salto di qualità rispetto agli ultimi anni”.

Ibrahimovic decisivo

Su Ibra: “Costacurta e Maldini hanno giocato fino a 41 anni… L’età è un numero e Ibra si mantiene in forma perché fa la vita giusta, sta attento ai particolari. Giocatori in età avanzata possono essere più decisivi di certi ventenni”.

 

Seguici