Intervenuto su Corriere.it, Mario Sconcerti, noto giornalista ed opinionista sportivo, ha commentato quanto accaduto nella giornata di ieri in Serie A
Intervenuto su Corriere.it, Mario Sconcerti, noto giornalista ed opinionista sportivo, ha commentato quanto accaduto nella giornata di ieri in Serie A con il Milan e l’Inter uscite vittoriose dai rispettivi match mantenendo così la classifica invariata:
“Sono stati confermati i limiti offensivi del Milan, ma contano ormai poco. Fanno cronaca, non storia. Raccontano di un reparto da rafforzare e di una sofferenza ormai abituale per arrivare al risultato, ma il gol in qualche modo arriva sempre. E mancano tre sole partite alla fine, non è più il tempo di pensare ai limiti. Ha segnato Leao su un rinvio sbagliato del portiere, ma non è stato un gol semplice. Leao è partito a trenta metri dalla porta, ha preso sullo scatto Milenkovic, stretto di poco al centro e colpito con forza. Un gol elementare ma completo che forse, nonostante l’errore del portiere, solo Leao poteva segnare nel Milan perché è stato una combinazione di corsa, potenza e classe. Leao è diventato la differenza totale del Milan, cambia le partite con la sua sola presenza”.
“Non è un Milan perfetto”
Continua Sconcerti: “Non è un Milan perfetto, ma è un Milan che sente la vittoria sulle spalle e trova la forza di portarla avanti. A tre giornate dal termine i due punti di vantaggio sono tanti, ma non bastano. L’Inter va verso due partite buone con Empoli e Samp (ormai salva), più una partita scomoda soprattutto per il Cagliari. È chiaro che deve vincerle tutte. Il Milan adesso ha Verona in trasferta e Atalanta in casa. Non è facilissimo. Ma è molto bello”.