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Bentornati alla normalità negli stadi. E San Siro è uno spettacolo per il Milan

MILAN, ITALY - FEBRUARY 13: The AC Milan fans show their support during the Serie A match between AC Milan and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on February 13, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Si ritorna alla normalità negli stadi e San Siro è già uno spettacolo. Da oggi primo maggio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina negli stadi, ma soltanto nei palazzetti al chiuso. Inoltre gli impianti tornano alla capienza del periodo pre pandemia

Da oggi primo maggio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina negli stadi, ma soltanto nei palazzetti al chiuso. Inoltre gli impianti tornano alla capienza del periodo pre pandemia, quando eravamo abituati a vivere la nostra socialità in maniera spensierata. Un traguardo finalmente raggiunto a prezzo di grandi sacrifici da parte di tifosi, società e lavoratori. 

Per i tifosi milanisti c’è una gioia in più in questa giornata: la partita in casa a San Siro contro la Fiorentina è stata l’occasione per riempire lo stadio e continuare a coltivare il sogno scudetto.

Paolo Pulici ha commentato il ritorno alla normalità negli stadi ai microfoni del Corriere dello Sport:

“È tornato il calcio vero, perché quello che abbiamo visto negli scorsi due anni non lo era. Vuol dire parlare di calcio, nella sua versione più naturale. Una partita senza tifosi non ha senso di esistere. Il pubblico ti dà la carica, la motivazione. Anche quando fischia o contesta, in fondo non è che si possa andare in campo solo per sentirsi belli e basta.

Bisogna giocare per i propri tifosi, sempre. Sono loro che permettono ai calciatori di essere ricchi e famosi, di fare il lavoro più bello che ci sia.

Gli stadi pieni avrebbero cambiato i risultati delle ultime stagioni? Credo di sì, cambia la pressione e la percezione di ciò che accade, tant’è vero che da quando son tornati a riempirsi gli stadi abbiamo visto giocatori quasi spaventati. È assurdo, ma sembra proprio così. E non sarebbero cambiati solo i risultati”.

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