Stefano Pioli ha passato la settimana a catechizzare i suoi sugli errori da evitare. Il destino ora è nella mani del Milan e non ci sono più alibi. A quattro giornate dal termine, i rossoneri devono lasciarsi alle spalle i torti arbitrali e le critiche delle scorse settimane
Stefano Pioli ha passato la settimana a catechizzare i suoi sugli errori da evitare. Il destino ora è nella mani del Milan e non ci sono più alibi. A quattro giornate dal termine, i rossoneri devono lasciarsi alle spalle i torti arbitrali e le critiche delle scorse settimane per puntare al traguardo grosso.
L’allenatore rossonero ha puntato l’attenzione sugli errori commessi nelle partite contro Bologna e Torino. Anche in quei due casi il Milan partiva nettamente favorito: contro i rossoblu addirittura davanti ad un San Siro nuovamente riempito da 70mila persone.
Domani la situazione sarà la stessa, forse contro un avversario ancora più ostico. Eppure i rossoneri hanno dimostrato di non subire più di tanto né il gioco né le reti degli avversari. La difesa è un punto fermo, manca però da migliorare la vena realizzativa. Per questo motivo Pioli ha chiesto fin dai primi minuti il controllo del gioco e maggior cattiveria in area avversaria. Bisogna quindi evitare un approccio tranquillo alla partita perché il passare dei minuti senza reti potrebbe mettere pressione alla squadra.
Psicologicamente il Milan ha la possibilità di allungare a +5 sull’Inter, che giocherà qualche ora dopo i rossoneri.
