Milan e Origi sempre più vicini: conferme anche dall’Inghilterra
Il Milan e Divock Origi sono ormai sempre più vicini. Nelle scorse ore si è parlato addirittura di accordo tra le parti e che è quindi praticamente tutto fatto per l’arrivo dell’attaccante belga in maglia rossonera. Ulteriori conferme sull’operazione arrivano anche dall’Inghilterra: infatti, secondo alcuni media francesi, il diavolo avrebbe rinunciato alla pista Lacazette dell’Arsenal (anche lui a parametro zero ma con un ingaggio di 9 milioni di euro), per investire tutte le fiches sull’attaccante classe 1996 del Liverpool, in cerca di nuovi stimoli e nuovi spazi. La scelta della società milanista, come spesso accade, ha diviso le masse in merito al rendimento e al valore del giocatore reds.
Origi segna poco, ma che gol: i numeri non ingannino
La critica principale che si rivolge a Divock Origi è quella di segnare poco. In effetti, dando una rapida occhiata alle sue statistiche, salta all’occhio il numero esiguo di reti effettuate nel corso della sua carriera: il maggior numero di gol in stagione lo ha segnato nella stagione 16/17, 11 timbri in 43 presenze. Numeri bassi ma che, innanzitutto, vanno proporzionati ai minuti giocati. Nelle due ultime stagioni ha giocato 1069 minuti in 31 partite: ovvero in media poco più di 34 minuti a gara. In tutto questo ha segnato 6 gol. Ma oltre alle statistiche nude e crude, si può notare anche un certo palmares: Una Premier, una Champions, una coppa di lega inglese, una supercoppa europea e un mondiale per club. La caratteristica di questi trofei, però, è che sono stati vinti anche grazie a lui, non ha fatto la comparsa: Liverpool campione d’Europa nel 2019 grazie alla sua doppietta in semifinale contro il Barcellona che permise ai reds di ribaltare i catalani e approdare in finale contro il Totthenham, dove vinsero anche grazie ancora al gol di Origi. Insomma: un giocatore che segna poco ma, quando conta per davvero, non si tira mai indietro.
