Mazzarri: “Se lasciamo al Milan il contropiede siamo finiti”

By Mario Labate -

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, Walter Mazzarri, tecnico del Cagliari ha così parlato riguardo al match contro i rossoneri

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, Walter Mazzarri, tecnico del Cagliari ha così parlato riguardo al match contro i rossoneri: “Queste due partite perse non devono far perdere convinzione per ciò che abbiamo fatto nel girone di ritorno. Cercheremo di trasformare le nostre idee in campo nel modo giusto. Abbiamo fatto delle cose sbagliate. Domani è una partita nuova con la prima in classifica. Cercheremo di fare quello che abbiamo fatto prima di queste due partite: metterli in difficoltà. Nel calcio devono darti ragione anche gli episodi. L’importante è creare occasioni e stare attenti dove abbiamo sbagliato nelle altre gare”.

Sul cambio di modulo: “Il modulo in queste due gare non c’entra niente. Abbiamo sbagliato altre cose: abbiamo sbagliato la palla, abbiamo sbagliato a non essere aggressivi. Spero di aver trasmesso ai miei ragazzi ciò che vorrei fare per mettere in difficoltà il Milan.

Il ritorno di Rog: “Abbiamo toppato il girone di andata e ora abbiamo cominciato a correre. Può essere che paghiamo questo fatto. Spero sia solo uno scivolone per poterci rimettere in carreggiata. Rog è una bella sorpresa: quando uno ha un infortunio così grave non è sempre sicuro che si rientri nei tempi. Inizia a stare bene, può essere importante per noi una volta ritrovata la condizione. Convocato domani? Ci devo pensare, ci sono ancora due allenamenti”.

Il Milan: “Il particolare ha fatto la differenza, lo abbiamo visto con la Lazio. Se dovessimo essere in palla, giocare bene e attaccare come piace a noi, dobbiamo essere attenti proprio su questo aspetto. Se perdi la palla, il Milan è micidiale in contropiede. Dobbiamo avere equilibrio, dobbiamo essere bravi a difenderci. Non possiamo andare sempre all’arma bianca senza copertura preventiva. Non possiamo sottovalutare niente”.

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