La linea dettata da Elliott all’insegna della sostenibilità si è rivelata essere vincente. Il Milan è il migliore esempio di crescita in Serie A (in campo e fuori)
E’ il caso di fermarsi un attimo e guardare indietro al percorso intrapreso dal Milan ormai tre anni e mezzo fa, quando Elliott ha rilevato il club di via Aldo Rossi in condizioni disastrose, sotto il punto di vista sportivo e finanziario. Da allora la proprietà rossonera, sostenuta dall’ad Gazidis e dai dirigenti dell’area tecnica, Maldini e Massara, ha avviato una crescita virtuosa e incessante. Una scelta che ha pagato, come scrive la Gazzetta dello Sport.
Il valore e l’appeal del Milan è cresciuto rapidamente ed è tornato ad attirare tifosi e sponsor. Le capacità di investimento per il Diavolo, di conseguenza, crescono. Scrive la rosea che nuovi grandi giocatori possono essere attratti dalla possibilità di vestire la maglia rossonera, soprattutto qualora dovesse essere centrato l’obiettivo Scudetto. Chi vince il campionato intasca una ventina di milioni. Senza dimenticare i premi Champions: la classificata in Serie A si porta a casa circa 10 milioni, oltre al bonus partecipazione, al ranking storico e ai risultati che portano in cassa almeno altri 40 milioni.
Non solo campo, però. Come scrive il quotidiano sportivo di Milano, i rossoneri viaggiano spediti anche fuori. Il passivo di bilancio si è drasticamente ridotto negli ultimi anni (da -194 a -90 milioni, numeri apprezzati dall’Uefa) e, scrive la Gazzetta, a oggi il Milan è l’esempio più virtuoso in Serie A per la sincronia di realizzazione a livello sportivo e finanziario.
