Galliani su Tonali e Leao: “Avrebbero potuto giocare nel Grande Milan”

By Mario Labate -

 Galliani su Tonali e Leao: “Avrebbero potuto giocare anche nel grande Milan”. L’ex Ad parla anche di Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic

Intervenuto a margine dell’evento legato alla presentazione del libro di Peppe Di Stefano, Adriano Galliani ha voluto tessere le lodi di due “nuovi” protagonisti rossoneri come Tonali e Rafael Leao: “Tonali avrebbe potuto giocare nel mio Milan? Io credo di sì, anche se secondo me Tonali è un mediano, ma non è Pirlo. Tonali secondo me, ora dico un’eresia, somiglia più a Gattuso che Pirlo. È un giocatore diverso, buonissimo. Lo vedo un grande mediano, ruba un sacco un di palloni come faceva Gattuso. Un giocatore top, perfetto nel centrocampo a 2 e non nel centrocampo a 3. Il mio sogno sarebbe stato quello di fare l’allenatore, ma mi è toccato fare il dirigente (ride, ndr). Giocare a due o a tre a centrocampo è diverso”.

Su Leao: “Penso che se acquisisce un po’ più di, non so come dirla, determinazione può diventare uno dei migliori giocatori al mondo. Potenzialmente ha tutto per diventare un top mondo, ma per diventare un top mondo hai bisogno di tante cose che io auguro a Leao, che è giovanissimo, di poter avere nel futuro e vincere con la maglia rossonera. Per diventare top mondo devi avere tante cose. Lui è molto giovane, speriamo che riesca ad arrivarci”.

I complimenti a Pioli: “Questo è un Milan diverso, è stato fantastico Pioli: ha cambiato il Milan. Con questo 4-2-3-1 ha cambiato il Milan. Non è il Milan di Sacchi o Capello, è difficile fare paragoni. È un bel Milan, che gioca bene e grandi meriti vanno dati all’allenatore che ha messo tutti i giocatori nel ruolo giusto”.

Su Paolo Maldini dirigente: “Molto bene. Abbiamo incontrato Paolo diciottenne, ha passato tutta la sua vita al Milan… Ero amico di suo padre. La saga dei Maldini è qualcosa di unico, siamo l’unica squadra che ha avuto un papà e un figlio che da capitani hanno alzato la Coppa dei Campioni. È un’unicità dei colori rossoneri. Auguro a Paolo ogni bene e ogni fortuna”.

Su Ibrahimovic:  “È chiaro ed evidente che sono passati 10 anni. Mi ricordo da ragazzo di Altafini che andò alla Juventus e nell’ultimo quarto d’oro risolveva tante partite. Ibra può darti ancora molto, non come quantità di minuti ma come qualità di minuti”.

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