Rangnick più dirigente che allenatore. E rischiò di far saltare Pioli

By Marco Rizzo -

Ralf Rangnick sotto i riflettori dopo l’eliminazione del Manchester United dalla Champions League. E in passato rischiò di sostituire Pioli

Ralf Rangnick sotto i riflettori dopo l’eliminazione del Manchester United dalla Champions League. Il colpaccio dell’Atletico Madrid ha gettato i Red Devils sotto le critiche di dirigenza e tifosi.

Le colpe maggiori vengono assegnate proprio al tedesco, reo di non aver assemblato una squadra pian di campioni.

La situazione allo United

Gli acquisti milionari di Sancho, Cristiano Ronaldo e Varane lasciavano intravedere l’inizio di un nuovo progetto tecnico per risalire la china. Lo strapotere di Manchester City e Liverpool non ha lasciato molto tempo all’allenatore, chiamato a portare risultati nel giro di poco tempo. Sotto la Red Bull Rangnick ha avuto le tempistiche e la libertà di poter impostare il proprio gruppo, anche passando da una fase dirigenziale.

Inoltre, il ruolo di allenatore non è forse il più consono all’ex Lipsia che rende di più in ruoli di osservatore di mercato.

Poteva finire al Milan al posto di Pioli

I tifosi rossoneri tirano un sospiro di sollievo. Il tedesco era stato ad un passo dal Milan per sostituire Stefano Pioli in panchina. Con il senno di poi, la permanenza del mister italiano è stata una fortuna per la crescita della rosa milanista. Diverso sarebbe stato il discorso a livello di mercato, poiché sulla carta una collaborazione tra lo stesso Pioli, Rangnick e Moncada avrebbe potuto funzionare. Il Milan archivia questo capitolo della propria storia recente e si gode Pioli, sperando di raccogliere presto i primi raccolti di un lungo percorso.

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