Leonardo e Donnarumma, com’è la vita lontano dal Milan?

By Marco Rizzo -

Leonardo e Donnarumma in un periodo negativo. Lontano dall’affetto rossonero, i due si scontrano con la realtà milionaria dei risultati e delle bocciature

I recenti fischi e insulti nei confronti di Leonardo e Donnarumma hanno fatto il giro del mondo, immortalati da molte foto e video pubblicati sui social. L’eliminazione beffa in Champions League ha infastidito tifosi e proprietà, a tal punto da rimettere in discussione l’intero progetto.

Al Khelaifi ancora una volta dovrà sognare la coppa dalle grandi orecchie, nonostante gli ingaggi faraonici per Sergio Ramos, Messi e Wijnaldum e investimenti milionari per i vari Mbappé e Neymar.

I tifosi parigini accusano il direttore sportivo di aver assemblato la rosa con le figurine anziché con giocatori funzionali al progetto di Pochettino.

Leonardo verso l’addio

Il più bersagliato è stato proprio Leonardo che coordina il mercato del PSG. Tra i cupi d’accusa anche il mancato rinnovo di Kylian Mbappé che potrebbe finire proprio ai rivali del Real Madrid. Diverse scritte sono comparse sugli striscioni allo stadio e sui muri. Per il dirigente il futuro potrebbe essere lontano dalla Francia, soprattutto dopo le recenti discussioni con la proprietà qatariota.

Donnarumma e la montagna di soldi

Gigio Donnarumma ha voluto andare al PSG per vincere. Peccato che in questa prima stagione ha già dovuto rinunciare malamente alla Champions e alla coppa nazionale. Nella migliore delle ipotesi vincerà il campionato, un obiettivo alla portata anche del Milan.

Ma a far sorridere è soprattutto l’andamento della stagione del portiere. Tanta panchina dietro Keylor Navas, uno spogliatoio non troppo accogliente nei suoi confronti e scarsa fiducia da parte dell’allenatore. A tutto ciò vanno aggiunte le critiche feroci del tifo dopo l’erroraccio in mondovisione che ha regalato la rimonta a Benzema e compagni. Senza dubbio però il duo Leonardo-Donnarumma non può essere criticato per aver scelto la vagonata di soldi del PSG: al Milan, a casa, la strada sarebbe stata più tortuosa, meglio la via dell’accogliente Parigi.

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