Alberto Cerruti, giornalista sportivo, si è espresso sulle colonne della gazzetta dello Sport, riguardo a Pierre Kalulu e una crescita così tanto esponenziale da far quasi dimenticare il totem rossonero, Simon Kjaer. Ecco le sue parole
Alberto Cerruti, giornalista sportivo, si è espresso sulle colonne della gazzetta dello Sport, riguardo a Pierre Kalulu e una crescita così tanto esponenziale da far quasi dimenticare il totem rossonero, Simon Kjaer. Ecco le sue parole:
”Chi si ricorda più di Kjaer, il totem della difesa del Milan, infortunatosi all’inizio di dicembre e indisponibile per tutta la stagione? Sembrava un’assenza pesantissima, tanto è vero che si parlava con insistenza dell’acquisto di un suo possibile sostituto nel mercato di gennaio. Contrariamente alle previsioni, non è arrivato nessuno e in tanti abbiamo pensato che si trattasse di un’occasione persa, perché dopo il suo kappaò l’Inter era staccata di un punto, senza alcun asterisco in classifica, mentre il Napoli ne aveva uno in più. Non era azzardato, quindi, immaginare che il Milan avrebbe rischiato di allontanarsi definitivamente dallo scudetto. Invece, tre mesi abbondanti dopo, Pioli ha ritrovato il primo posto, senza l’aggiunta dello scomodo aggettivo “virtuale”, grazie al gol del “vice” di Kjaer, il francese Kalulu, tra l’altro più giovane di undici anni. Un doppio “vice”, perché essendo un esterno di ruolo si è dovuto adattare per sostituire l’infortunato Romagnoli, la prima alternativa a Kjaer dopo essere stato scavalcato nelle gerarchie proprio dal danese”.