Milan Empoli: i rossoneri devono sfatare un tabù, di che cosa si tratta

By Riccardo Lionetto -

Milan Empoli nasconde molte insidie, non solo in campo ma anche nella tradizione: ecco la più preoccupante

Milan Empoli sarà la partita che dovrà inaugurare lo sprint finale per la lotta scudetto, che si appresta a vivere le ultime dieci partite di questa stagione. La squadra di Pioli capolista, si ritrova nuovamente nella situazione di tentare una fuga temporanea, per mettere pressione a Inter e Napoli. Sarà un esame importante perché i rossoneri hanno fallito nel mese scorso, per ben due volte consecutive, questo step in campionato, arrivando con l’acqua alla gola al “Maradona” di Napoli, poi riuscendo ad uscire meritatamente vincitori. Oltre a questa prova di maturità da non fallire per la terza volta in quattro giornate, c’è anche una statistica preoccupante: il diavolo contro l’Empoli non fa sei punti da ben sedici anni.

Le ultime gioie con Shevchenko, Inzaghi, Gilardino e Vieri: poi la maledizione che incombe contro i toscani

Un dato piuttosto maledetto, che si aggiunge alle preoccupazioni dettate dalle paranoie sportive di chi ancora una volta, quest’oggi, scende in campo da primo e per primo. Era la stagione 2005/2006, l’ultima annata in cui il Milan vinse contro l’Empoli sia all’andata che al ritorno. In Toscana, la doppietta di Gilardino e Vieri ribaltarono la rete iniziale di Vannucchi; al ritorno, invece, doppio Inzaghi e Shevchenko trovarono i gol nell’ultimo quarto d’ora di gioco: 1-3 all’andata, 3-0 secco a San Siro. Dopo quella stagione iniziò la maledizione: quattro punti raccolti nella stagione successiva, tre nel 2007/08 (sconfitta a San Siro con gol di Saudati), poi lo stacco temporale fino al 2014/15 con soli due punti raccolti, quattro nel 15/16, tre nella stagione dell’ultima Supercoppa Italiana vinta (anche in quella circostanza, i rossoneri persero a San Siro per 2-1) ed infine gli ultimi due incroci nel 18/19 con un pari in toscana e la vittoria per 3-0 al ritorno. Quest’anno il successo all’andata è già arrivato ma, per la legge dei grandi numeri e per il peso della classifica, i ragazzi di Pioli sono chiamati a sfatare questo maledetto tabù.

 

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