Ecco l’Empoli di Andreazzoli, ma non chiamatela provinciale

By Marco Rizzo -

L’Empoli è una squadra che ha sorpreso in questa stagione per diversi motivi. Gioco offensivo e il segreto Andreazzoli

L’Empoli è una squadra che ha sorpreso in questa stagione per diversi motivi. Fra le piccole si è contraddistinta per un atteggiamento in controtendenza che ha dato i suoi frutti. Andreazzoli aveva promesso ad inizio stagione di non voler snaturare il suo modo di fare calcio, a rischio di sembrare presuntuoso.

La squadra che sfida il Milan a San Siro è quella base dei toscani. Il modulo prevede sempre almeno tre giocatori con qualità offensiva, spesso due trequartisti e un centravanti. L’Empoli ha fatto vedere di non temere nessuno, sia in casa che in trasferta.

Paradossalmente la squadra lontano da casa gioca più in scioltezza senza la pressione del risultato. Gli azzurri partono sempre per dominare il gioco con la regia che parte dalla difesa.

Tutt’altro che una piccola

Definire l’Empoli una provinciale quest’anno non suona affatto bene. Perché il gruppo è quello che forse ha espresso il calcio migliore tra i club della classifica di destra. Andreazzoli è il responsabile di questo progetto che dovrebbe proseguire anche nella prossima stagione (a prescindere dalla classifica di quest’anno).

Una conferma di ciò è l’exploit di Pinamonti, attaccante sottovalutato nelle ultime stagioni in prestito. Al Genoa il ragazzo ha deluso, costringendo l’Inter ha riproporre un prestito in provincia. Proprio ad Empoli il bomber ha trovato continuità di rendimento e di marcature anche grazie alla crescita di Asllani, Bajrami ed Henderson.

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