Lo scontro diretto non fa più paura, così nasce un Milan ‘europeo’

By Marco Rizzo -

Questo Milan anche ieri non è stato schiacciato dalla pressione dello scontro diretto. La mentalità è cambiata

Questo Milan anche ieri non è stato schiacciato dalla pressione dello scontro diretto. A farne le spese è stato il Napoli, forse non ancora all’altezza dello Scudetto a livello psicologico.

Negli ultimi anni i rossoneri hanno sempre incassato sconfitte contro Inter, Juventus, Napoli e spesso anche contro Roma e Lazio. Una serie di risultati negativi terminata nei mesi d’oro del 2020, quando Pioli invertì la tendenza.

Proprio quel lasso di tempo ha fatto fare il salto di qualità alla squadra, sul piano tecnico e della personalità. L’apporto di Ibrahimovic e Kjaer ha fatto il resto, trasformando un gruppo di ragazzi in una squadra di vertice.

Scontri diretti in saldo positivo

Come già analizzato in un nostro articolo, semmai i problemi sono arrivati dalle sfide contro le piccole. Con le big il Milan si è fatto valere, tanto che al momento risulta avanti negli scontri diretti sia contro l’Inter che contro il Napoli. Un aspetto non irrilevante nella lunga cavalcata verso lo Scudetto.

I rossoneri sembrano avere una marcia in più nel testa a testa, dimostrando spesso di imporsi sull’avversario sul piano del gioco (vedi la gara di ieri sera a Napoli).

Una crescita verso palcoscenici europei

In Champions League Pioli ha vinto a Madrid contro l’Atletico e non ha per nulla sfigurato a Liverpool. Due prestazioni che hanno lasciato l’illusione anche della qualificazione agli ottavi di finale della competizioni. Sul piano caratteriale questa attitudine (che dovrà essere confermata anche nella semifinale di ritorno di Coppa Italia) potrebbe tornare utile nella rinascita rossonero.

Verso quelle grandi sfide di Champions League a cui il tifo milanista spera di tornare presto. Ma da protagonista.

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