Il gioco di Pioli aiuta la società: tutti necessari, nessuno indispensabile

By Marco Rizzo -

Stefano Pioli crea gioco senza dipendere dai singoli. Questo Milan può fare a meno di tutti, tranne che dell’allenatore rossonero

Un Milan corale è riuscito a espugnare il Maradona di Napoli. Merito di Pioli che ha preparato alla perfezione una partita per nulla semplice sulla carta. Ciò che stupisce di più è l’operosità del gruppo, senza prime donne e senza giocatori indispensabili.

L’eroe di giornata

Ieri l’ero di giornata è stato Giroud, autore dell’unico gol che ha deciso la partita. Così era stato anche nel derby di campionato che aveva segnato uno spartiacque nella stagione rossonera. Tuttavia al Milan nessuno è indispensabile e saggiamente Pioli dose le forze dei vari Rebic, Leao e Ibrahimovic.

Ad inizio stagione le assenze di Calhanoglu e Donnarumma sembravano determinare il percorso milanista, ma l’apporto dato da Maignan e Leao ha fatto dimenticare subito i due ex.

Nessuno indispensabile

Anche Kessie e Romagnoli, fino a poco tempo fa degli insostituibili, vengono rimpiazzati degnamente dalle alternative di turno. Tonali, Tomori e Kalulu sono solo alcuni degli elementi della girandola di Pioli: tutti necessari, nessuno indispensabile.

Grazie al lavoro del mister rossonero, la società può avere gioco forza sulle pretese dei giocatori. Il concetto espresso da Paolo Maldini è ben chiaro: chi non vuole rimanere, può partite.

E così la prossima estate il Milan ha già messo in preventivo di poter perdere due degli elementi più importanti della rosa, con la consapevolezza però di avere già pronte in squadra molte alternative. Con un unico vincolo, la conferma in panchina di Stefano Pioli.

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