Shevchenko: “Putin un assassino, ora non riesco a pensare al calcio”

By Marco Rizzo -

Shevchenko si scaglia contro il presidente russo Putin. La guerra in Ucraina continua a smuovere gli animi anche nel mondo del calcio

La guerra in Ucraina continua a smuovere gli animi anche nel mondo del calcio. Recentemente abbiamo visto numerosi manifestazioni di solidarietà negli stadi, come ad esempio in occasione della finale di FA Cup tra Liverpool e Chelsea.

Nel nostro paese le dichiarazioni di Miranchuk e Malinovskyi hanno ricevuto applausi da più parti, mentre Sheva si è esposto pubblicamente per portare l’attenzione sul proprio paese.

Le dichiarazioni di Shevchenko

L’ex attaccante del Milan è stato anche protagonista di un videomessaggio trasmesso sugli schermi dell’ultimo derby di Coppa Italia. San Siro, su entrambe le sponde, ha risposto positivamente mostrando solidarietà verso la popolazione ucraina.

Intervistato da La Repubblica, Sheva ha colto l’occasione per attaccare il presidente russo Putin, chiamato “assassino” per le azioni di guerra intraprese negli ultimi giorni. Ecco le parole del bomber:

“Il calcio per me non esiste ora. Le città sono sotto assedio, la gente vive sotto terra nei rifugi, anche i bambini. Mia zia è rimasta sotto terra per quattro giorni, senza mai uscire. Mia mamma invece abita vicino a uno degli aeroporti bombardati dai russi. Mi ha chiamato alle 4 di mattina: la casa tremava. Le parole non bastano a descrivere la situazione.

Abbiamo bisogno di aiuti e di medicine. Quello che stiamo vivendo è uno dei momenti più difficili della storia dell’Ucraina: ringrazio chi ha già fatto qualcosa per il nostro popolo, ma serve ancora aiuto. Ogni minuto di ritardo può essere fatale. Cosa penso di Putin? Che è un assassino. Il bersaglio ora siamo noi perché siamo al confine con loro. Ma il prossimo, chi sarà?”.

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